La mia esperienza con Elab e con la University of Westminster
Salve, sono Dennis, studente di lingue moderne al secondo anno nella University of Westminster, e vorrei parlare della mia esperienza sia con Elab Education Laboratory, agenzia a cui sarò eternamente grato per avermi aiutato a realizzare il sogno di una vita, sia della mia vita a Londra da universitario.
Come sono venuto a conoscenza di Elab Education Laboratory
In realtà è stata una fortunata serie di coincidenze che mi ha portato a conoscere Elab. Frequentavo l’ultimo anno di superiori e la mia scuola stava partecipando a diversi progetti di orientamento universitario, tra cui la fiera dell’orientamento a Bari. Ammetto che sebbene studiare all’estero fosse sempre stato un mio sogno nel cassetto, al tempo pensavo che fosse semplicemente qualcosa per pochi “eletti”, e perciò la mia idea era studiare lingue in Italia. Quindi cominciai a visitare gli stand di tutte le università che offrivano facoltà di lingue, fino a quando non trovai lo stand di Elab, che prometteva di aiutare ogni studente ad accedere alle migliori università all’estero.
Ammetto che inizialmente fui diffidente, siccome pensavo ancora a ciò come un qualcosa di impossibile, però decisi di lasciare i miei dati personali per essere contattato in futuro. Arrivò maggio e ricevetti una chiamata da Elab che mi cambiò la vita. Mi chiesero se fossi ancora interessato a studiare a Londra (spiegherò nel prossimo paragrafo perché scelsi proprio Londra) e io risposi positivamente. Successivamente Davide ed Ewelina mi aiutarono tutta l’estate con le varie pratiche di iscrizione e col test IELTS che svolsi nella loro sede a Milano a luglio. Furono davvero molto cortesi e disponibili, ma soprattutto professionali e convinsero anche i miei genitori, che ovviamente erano molto apprensivi inizialmente. Come ho già detto, sarò grato a vita per avermi dato questa opportunità.
La vita di uno studente a Londra
Innanzitutto perché scelsi Londra tra tutte le città in cui Elab aiuta ad iscriversi all’università? Ci sono tante ragioni: la presenza di parchi enormi, di attrazioni come il London Bridge, il fatto che io abbia sempre apprezzato il modo di fare da galantuomini dei britannici… Ma la singola ragione più grande, è la multiculturalità. Non è un’esagerazione, a Londra si incontrano persone di ogni parte del mondo, il che per me è un sogno, essendo io una persona molto curiosa ed avendo la passione per l’apprendimento delle lingue (ho conosciuto persone che parlavano lingue di cui non sapevo nemmeno dell’esistenza).
Il 6 settembre arrivai a Londra carico di aspettative, speranze, sogni, ma anche tanta “paura”. Vengo da un paesello di 50.000 abitanti, quindi essere in una città così grande, con così tante cose nuove che si possono fare ogni giorno, è stato a dir poco spiazzante, o come direbbero gli inglesi overwhelming. C’è comunque da considerare che le università sono ben coscienti del fatto che gli studenti possano sentirsi così, e infatti, fin da subito hanno organizzato una marea di progetti per aiutare persone come me a sentirsi più a loro agio.
Immaginatevi le emozioni di un 19enne come me, seduto a pranzare con persone nuove provenienti da ogni parte del mondo, ognuno con la propria storia ed esperienze, ma tutti accomunati da un senso di appartenenza a qualcosa che sentiamo stia per stravolgere le nostre vite in positivo.
Sono sensazioni che non si possono spiegare a parole, vanno semplicemente vissute.
Com’è l’esperienza effettiva di studio all’University of Westminster?
Anche qui ho solo parole positive per descriverla. Innanzitutto, è molto più pratica rispetto all’Italia e non si basa sullo studio mnemonico di concetti, ma su progetti che sviluppano skills che sono utili nel mondo del lavoro come nella vita di tutti i giorni, quali ad esempio presentazioni di gruppo, o dialoghi con tutta la classe su argomenti di carattere moderno, come ad esempio la globalizzazione (interamente nella lingua studiata, quindi nel mio caso in Spagnolo). Poi anche il rapporto coi professori è molto diverso rispetto all’Italia: è molto informale, come se fossero dei compagni di corso (per esempio una volta ho addirittura cucinato per la mia professoressa di Spagnolo). Infatti ricordo che uno dei miei primi “Shock culturali”, fu quando diedi del Lei alla professoressa e lei mi disse di chiamarla semplicemente per nome.
Un’altra cosa che ho amato della mia esperienza alla University of Westminster è la quantità di servizi che l’università offre agli studenti; nel mio campus abbiamo: uno Starbucks, dove organizzano spesso eventi come serate karaoke, una mensa, una sala ping-pong, una sala computer dove è possibile affittare gratuitamente un MacBook, una palestra, sale studio prenotabili, una libreria ecc.
I vantaggi dell’University of Westminster
Ci sono società universitarie per ogni genere di interesse: per esempio io faccio parte della società Marxista e della società Francofona (di cui sarò il nuovo Student Ambassador a partire da Settembre). Ma sapete cosa ho apprezzato di più del mio primo anno alla University of Westminster? Il fatto che se tu hai un talento particolare questo verrà valorizzato e premiato negli studi. Hai un ottima capacità di Leadership? Verrai messo a coordinare il tuo gruppo durante i vari progetti. Hai un ottima parlantina? Ti verranno assegnate presentazioni. Hai buone capacità di interpretazione? Come esame orale puoi portare una recita (successo con i miei compagni di corso di Spagnolo). Riesci a connetterti facilmente con un pubblico, come nel mio caso? Come esame orale mi hanno concesso di cantare canzoni spagnole davanti a tutti gli studenti di lingue del campus (per cui presi anche un ottimo voto).
Grazie a questa esperienza ho scoperto di avere molte abilità che altrimenti non avrei saputo di possedere, e sono stato aiutato nel svilupparle e nel sentirmi più sicuro di me stesso nell’applicarle.
Conclusioni
In definitiva, consiglio a ogni persona di fare questo tipo di esperienza. Ti cambia la vita e anche te stesso, in positivo, e sebbene sappia benissimo quanto spaventoso possa essere inizialmente, ne vale decisamente la pena.
Ho fatto tantissime amicizie con persone davvero fantastiche, ho fatto esperienze che porterò per sempre nel mio cuore, e sono migliorato tantissimo come persona, in ogni campo (cosa che persino la mia famiglia mi ha fatto notare quando sono tornato nel mio paese). Non vedo l’ora di tornare a settembre a Londra, per cominciare il mio secondo anno e continuare questa esperienza e spero di incontrare molte delle persone che leggeranno questo mio report.
Un grazie ancora ad Elab per avermi cambiato così tanto la vita, e per qualunque persona che avesse ulteriori dubbi, non esitate a contattarmi sul mio profilo Instagram “dennis montagano”, dove potete anche trovare molte altre testimonianze della mia vita a Londra.